PATAGONIA, IL TRIONFO DELLA NATURA - CODICE ISPIRAZIONE DI VIAGGIO: TF4ARG2002
La Patagonia è un’immensa regione geografica (circa 900.000 kmq) che occupa tutta la parte meridionale del Sudamerica, suddivisa tra Cile e Argentina.
Deve il suo nome a Ferdinando Magellano che utilizzò il termine ‘Patagoni’ per indicare gli indigeni di quelle terre, che lui scambiò per giganti.
La parte cilena inizia subito a sud della città di Puerto Montt, mentre la parte argentina incomincia a sud del fiume Colorado. La Patagonia termina nella Terra del Fuoco, con il famoso Capo Horn, punto più meridionale del continente nonché rotta marittima tra le più pericolose del nostro pianeta.
La Patagonia argentina è suddivisa in tre regioni: la Patagonia andina che è la più montuosa, la Patagonia centrale caratterizzata da grandi pianure e la zona costiera della Patagonia atlantica.
La porzione cilena (circa 2.000 km di lunghezza) è in gran parte montuosa con una costa estremamente frastagliata, ricca di isole, canali e profondi fiordi; si suddivide in Patagonia settentrionale (provincia di Aisén) e Patagonia meridionale (provincia di Magallanes).
Gli stupefacenti scenari della Patagonia con montagne, vallate, ghiacciai, laghi e fiumi sono il risultato di intense trasformazioni geologiche, vulcaniche e glaciologiche succedutesi nel corso di milioni di anni. La Patagonia ospita un’incredibile varietà di specie animali e vegetali, molte delle quali endemiche della regione.
La densità abitativa della Patagonia è di circa 1/2 persone per Kmq, di fatto una delle zone più scarsamente popolate al mondo.
Il periodo migliore per visitare quest’immensa regione è indubbiamente l’estate (dicembre/febbraio), in cui le giornate sono calde ed è possibile avvistare la fauna selvatica, ma bisogna tener conto che è il periodo di maggior afflusso turistico e che di conseguenza i prezzi aumentano notevolmente. Se l’autunno (marzo/maggio) è la stagione del foliage, con l’esplosione di colori degli alberi, l’inverno (giugno/agosto) è ideale per gli sciatori, che prediligono San Carlos de Bariloche per lo sci alpino e Ushuaia per lo sci di fondo. La primavera (settembre/novembre), caratterizzata da frequenti piogge, è la stagione del risveglio della natura e della riproduzione di otarie, elefanti marini e pinguini nella Penisola di Valdés.
Insomma, avrete capito che la Patagonia è uno degli ultimi luoghi incontaminati del pianeta, destinazione ideale per chi desidera riconnettersi con la natura, per gli amanti delle sensazioni forti come quella di sentirsi tra i pochi esseri umani per km e km, per chi è alla ricerca di un viaggio che è anche un’avventura unica.
Ma vediamo quali sono i luoghi assolutamente da non perdere durante un viaggio in Patagonia:
- San Carlos de Bariloche, conosciuta anche come la 'Svizzera Argentina', città situata ai piedi delle Ande, sulla riva sud del Lago Nahuel Huapi, nella provincia del Río Negro. Un gioiello dal tipico aspetto alpino, fondato intorno al 1895 da tedeschi, austriaci e italiani, provenienti in gran parte dalla provincia di Belluno. Oltre a essere una famosa stazione sciistica, offre la possibilità di praticare sport acquatici, trekking e alpinismo.
- Puerto Madryn e la Penisola di Valdés (sito Unesco), quest’ultima di importanza globale per la conservazione di orche, balene franche australi, pinguini, elefanti e leoni marini.
- El Calafate, elegante città turistica sulla sponda meridionale del Lago Argentino, luogo ideale per gli amanti del birdwatching, grazie alla splendida Riserva Ecologica "Laguna Nimez". La posizione strategica tra El Chaltén e Torres del Paine (Cile) fa di Calafate una tappa inevitabile.
- El Chaltén, tra le cittadine turistiche più note fra escursionisti e scalatori di tutto il mondo in quanto offre un'imperdibile attrazione: il Parco Nazionale Los Glaciares, con l’incredibile ghiacciaio Perito Moreno , il ghiacciaio Upsala e il gruppo montuoso di Fitz Roy (Cerro Chaltén) e Cerro Torre.
- Cueva de las Manos, nello spettacolare Canyon del Rio Pinturas, con le famose pitture rupestri, spettacolari geometrie in negativo delle mani sulle pareti delle caverne. Si tratta di testimonianze del popolo Tehuelche vissuto tra 9.300 e 13.000 anni fa. Sono Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1999.
- Ushuaia, conosciuta come la Fine del Mondo, in quanto è considerata la città più meridionale del pianeta (da stabilire se il cileno Puerto Williams, più a sud, possa essere considerato una città). Ushuaia offre fantastiche opportunità turistiche come il Parco Nazionale Tierra del Fuego, il Canale di Beagle, la Isla Martillo e la Laguna Esmeralda.
- Puerto Natales, porto cileno punto di partenza per scoprire il Parco Nazionale cileno delle Torres del Payne (Riserva della Biosfera Unesco), angolo di paradiso per gli amanti del trekking o del kayak, tra laghi e vette splendide. Tra Parco Torres del Payne e Parco Nazionale Bernardo O’Higgins si contano ben 49 grandi ghiacciai.
- L'isola cilena di Chiloé, con la splendida Castro, la sua città più antica, con le coloratissime 'Palafitos', la forte identità culturale legata a mitologia e tradizioni di grandi navigatori.
- Punta Arenas, la più grande città della Patagonia cilena; da qui partono le navi per Puerto Williams (in pratica una crociera di 38h di navigazione attraverso lo Stretto di Magellano e i ghiacciai del Canale di Beagle) e i tour per la Pinguinera del Seno Otway e al Monumento Natural Los Pinguinos dell’Isla Magdalena.
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